La giornata stupenda e non troppo calda, si è prestata benissimo all’evento intitotalo alle nostre ragazze. Nonostante l’assenza forzata della nostra compagna Lara, lo spirito della manifestazione è rimasto intatto, e il culmine è stato raggiunto dall’insospettabile Guido che si è presentato con due mazzi di rose per le “Diavolette”. La distribuzione di fettucce rosa di raso da applicare al casco o alla bici, ha fatto da cornice alla storica maglia rosa portata da Bicio ad una mitica “Pantani” e udite udite, ad un paio di non so quale imprecisato capo di abbigliamento sexi portato dal compagno Jeff, corrispondente ad un paio di mutandine di pizzo rosso che a detta di Lorella (sua moglie) non erano certo di casa sua. Il percorso stuadiato ad arte dallo stratega Gabriele (un pò sadico per la verità) era di quelli “prendere o lasciare” visto che dopo pochi km ci siamo trovati ad ansimare (sopratutto Casali) in salita direzione Carpineta. Fortuna ha voluto che in cima , all’altezza del ristorante di Carpineta una fermata causata da una foratura, portasse a limiti accettabili e di sicurezza i battiti di qualche ciclista. Successivamente la carovana rosa si è trasferita senza particolari sussulti, fino a Montevecchio, passando da Diolaguardia. Qui abbiamo per l’ennesima volta dovuto pagare lo scotto di dover sottostare alla seduta fotografica di Bicio che, se al posto di lavorare in banca, faceva il fotografo, forse era meno sclerato (ma avremmo sclerato più noi). Arrivati a Gualdo, a qualche compagno si è chiusa la vena, e, complice la consapevolezza che a Sarsina ci saremmo fermati per un caffè, a voluto scaricare a terra i cavalli che fino a quel punto erano stati tenuti a bada. Purtroppo Cuni, un pò non consapevole, un pò per orgoglio ha seguito questo gruppo e ad un certo punto (forse per pietà Divina) le sue ruote hanno ceduto per ben due volte . Dopo un ristoro offerto dal S.Marco (Renato “FORSE” rimborsa) è iniziata una lunghissima e fantozziana cronometro verso Cesena, con distacchi abissali, visioni di angeli con velocità di punta vicine ai …..all’ora (non si sa bene in quanto tutti i Garmin erano scarichio spenti) e la velocità su GP della montagna di Borello era imbarazzante (una signora con la spesa in graziella ea scatto fisso ci ha provato). L’esperienza è stata positiva, da ripetere sicuramente, ma solo una volta all’anno così da mantenere quell’entusiasmo dimostrato (sicuramente avere più “diavolette ” aiuterebbe)
GRAZIE DIAVOLETTI & DIAVOLETTA
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