Cosa significa “spread 1 pip”? Ecco la spiegazione del termine tecnico

Lo spread di 1 pip è un termine molto utilizzato nel trading online, soprattutto nel mercato Forex, e rappresenta la differenza minima possibile tra il prezzo di acquisto (ask) e il prezzo di vendita (bid) di una coppia valutaria. Di solito, nelle principali valute come EUR/USD, questo valore corrisponde a una variazione di 0,0001 nel prezzo, che viene chiamata appunto “pip”. Quando si parla di spread di 1 pip si intende quindi che il prezzo a cui si può acquistare è solo di un pip superiore rispetto a quello di vendita, situazione particolarmente vantaggiosa per i trader.

Che cos’è lo spread

Nel contesto finanziario, in particolare nel Forex, lo spread indica il costo di transazione che il broker applica ogni volta che si apre una posizione. È la differenza tra il prezzo più alto che un acquirente è disposto a pagare (bid) e il prezzo più basso che un venditore è disposto ad accettare (ask). Se ad esempio il bid per EUR/USD è 1,1000 e l’ask è 1,1001, lo spread sarà 1 pip. Questo meccanismo permette ai broker di guadagnare ogni volta che viene effettuato uno scambio.

Un pip (acronimo di “percentage in point”) rappresenta l’unità minima di variazione di prezzo di una coppia di valute, pari normalmente a 0,0001 per la maggior parte dei cambi principali. Per alcune valute, come quelle che includono lo yen giapponese, il pip corrisponde invece a 0,01. Approfondimenti sul mercato Forex aiutano a comprendere come la variazione anche di pochi pips possa avere un impatto economico notevole sulle posizioni aperte.

Impatti economici di uno spread di 1 pip

Un 1 pip di spread è considerato molto basso ed è caratteristico dei broker ECN o di quelli che offrono condizioni di trading particolarmente vantaggiose durante le ore di maggiore liquidità di mercato, come le sessioni di Londra e New York per il cambio EUR/USD. Uno spread ridotto comporta:

  • Minori costi di ingresso nel mercato: il trader parte con uno svantaggio minimo, dovendo recuperare solo 1 pip per andare in profitto.
  • Possibilità di operare con strategie ad alta frequenza, come il day trading o lo scalping, senza che i costi di transazione intacchino significativamente la redditività complessiva.
  • Potenziamento del money management: la gestione del rischio risulta più efficace in quanto parte meno capitale viene assorbito dai costi operativi.
  • L’importanza dello spread aumenta quanto più frequentemente si opera: un trader intraday che apre e chiude molte posizioni può vedere i costi di spread accumularsi rapidamente. Ad esempio, su 20 operazioni giornaliere in EUR/USD con 1 standard lot (100.000 unità), un pip equivale a circa $10 per posizione; in una giornata, il costo totale sarebbe di $200 solo per commissioni di spread.

    Spread 1 pip nel contesto operativo

    La presenza di spread ristretti è un parametro fondamentale nella scelta del broker, soprattutto per le strategie di breve periodo. Un 1 pip di spread è considerato eccellente per i cambi principali e rappresenta il livello di competitività raggiunto dal settore. Broker che offrono spread molto ridotti, spesso, compensano i bassi margini integrando commissioni fisse per ogni operazione, ma il costo totale rimane generalmente inferiore rispetto a broker con spread più ampi e nessuna commissione aggiuntiva.

    La rapidità dei mercati finanziari e la forte concorrenza tra i broker hanno reso lo spread un parametro di confronto tra piattaforme. In alcuni orari di particolare liquidità, è frequente vedere lo spread sull’EUR/USD scendere anche a meno di 1 pip; in orari meno partecipati, può invece salire leggermente.

    Esempio pratico

    Se il prezzo bid di EUR/USD è 1,1200 e l’ask è 1,1201, la differenza è 1 pip. Comprando a 1,1201 e rivendendo subito a 1,1200, il trader subisce una perdita pari al valore di quel pip; solo quando il prezzo di mercato salirà di almeno 1 pip sopra il prezzo di acquisto potrà andare in pari, e oltre, in profitto.

    Inoltre, nei principali mercati valutari, la competizione tra broker spesso porta a promuovere “spread da 0 pips”, ai quali bisogna però sempre sommare eventuali commissioni fisse.

    Valore economico di un pip e strategie di trading

    Il valore monetario di un pip dipende dalla dimensione della posizione aperta (lot size) e dalla coppia valutaria. Nel caso di uno standard lot (cioè 100.000 unità della valuta principale della coppia), per coppie in cui il dollaro statunitense è la valuta quotata (come EUR/USD), 1 pip vale in genere $10. Quindi, con uno spread di 1 pip, ogni trade aperto e subito chiuso comporta per il trader un costo di $10 per operazione.

    Chi fa scalping (apertura e chiusura rapida di posizioni) o day trading è particolarmente sensibile al valore dello spread, visto l’elevato numero di transazioni realizzate quotidianamente. Per i trader di lungo periodo (swing o position trader), lo spread incide invece in modo meno significativo sui risultati globali, in quanto l’obiettivo di profitto per trade è molto più ampio rispetto al costo rappresentato dallo spread stessa.

    Considerazioni conclusive e rischi dello spread

    Scegliere broker che offrono uno spread di 1 pip o inferiore rappresenta quasi sempre una scelta preferenziale dal punto di vista del rapporto costo/servizio. Tuttavia, è importante valutare attentamente anche altri fattori come:

  • Affidabilità e regolamentazione del broker;
  • Eventuali commissioni fisse aggiuntive sulle operazioni;
  • Condizioni di mercato (liquidità, volatilità, orari di apertura);
  • Sicurezza dei fondi depositati.
  • Quanto più è basso lo spread, tanto più il trader riesce a minimizzare i costi di accesso e uscita al mercato, migliorando le possibilità di profitto, soprattutto nelle strategie più dinamiche e a breve termine. È anche un importante indicatore della trasparenza e della competitività della piattaforma di trading scelta.

    Chi si avvicina al trading online dovrebbe approfondire con attenzione termini come pip, spread e lot size, che costituiscono la base per una gestione consapevole del rischio e del capitale investito. Lo spread di 1 pip, in sintesi, rappresenta la condizione ideale per una gestione efficiente e conveniente delle operazioni finanziarie sui principali mercati valutari.

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