Non sai se hai diritto agli sconti in bolletta? Ecco cosa è il bonus sociale e i requisiti per ottenerlo

In Italia, il bonus sociale rappresenta una misura di sostegno finalizzata a ridurre le spese delle bollette di luce, gas e acqua per le famiglie in condizioni di disagio economico o fisico. Introdotto per contrastare l’aumento dei costi delle forniture domestiche, questo contributo viene applicato direttamente in bolletta in modo automatico per chi ne possiede i requisiti e costituisce un aiuto concreto per molte famiglie ogni anno.

Che cos’è il bonus sociale e a chi è destinato

Il bonus sociale, denominato anche bonus bollette, è uno sconto diretto applicato sulle forniture di energia elettrica, gas e servizio idrico. Il beneficio è indirizzato principalmente ai nuclei familiari con ISEE basso oppure a chi si trova in particolari condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita.

Possono avere diritto allo sconto:

  • Famiglie in difficoltà economica, che rientrano in precisi limiti di ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
  • Persone con invalidità civile grave o certificata, soprattutto in presenza di disagio fisico causato da patologie che necessitano dell’uso di apparecchi elettrici salvavita.

Per quanto riguarda il requisito economico, il bonus è erogato automaticamente a chi presenta annualmente la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), necessaria per ottenere o aggiornare l’ISEE. Il calcolo, gestito direttamente dall’INPS e dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), consente l’erogazione senza dover fare ulteriori domande, rendendo la procedura più semplice e immediata per gli utenti .

Requisiti ISEE e limiti per il 2025

Per poter ottenere il bonus sulle bollette nel 2025 è necessario soddisfare precise soglie di ISEE, che sono state riformulate rispetto agli anni precedenti:

  • Soglia ISEE fino a 9.530 euro annui per le famiglie con al massimo tre figli a carico;
  • Soglia ISEE fino a 20.000 euro annui per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico;
  • Soglia ISEE fino a 25.000 euro per ottenere un contributo straordinario di 200 euro previsto dal decreto bollette, in vigore da aprile 2025 .

Esistono, inoltre, specifiche categorie intermedie. Ad esempio, i nuclei familiari con ISEE compreso tra 9.531 e 15.000 euro ricevono un bonus parziale (pari all’80%) .

Per tutte le tipologie di bonus sociale, vige il cosiddetto vincolo di unicità: ogni famiglia può ottenere un solo bonus per ciascun servizio (energia elettrica, gas, acqua) annualmente, in base all’anno di riferimento della DSU presentata .

Come funziona e come viene applicato lo sconto

Il meccanismo di erogazione del bonus è stato reso nel tempo sempre più automatico. Oggi, chi rispetta i requisiti ISEE ed è titolare di un contratto di fornitura domestica (elettrica, gas, idrica) riceve direttamente lo sconto in fattura, senza ulteriori passaggi:

  • È sufficiente aver presentato una DSU aggiornata ed essere indicati come intestatari della fornitura nell’ambito dei componenti del nucleo familiare ISEE;
  • Il contratto deve essere per uso domestico; per il gas, la classe non deve superare la G6, e per il servizio idrico deve essere uso residente;
  • Lo sconto compare automaticamente in una delle bollette successive alla verifica degli incroci tra database INPS, ARERA e operatori energetici .

L’importo dello sconto non è fisso: viene aggiornato periodicamente e differisce in base a numero di componenti familiari, tipologia di utenza e valore ISEE. Ad esempio, le famiglie più numerose o con un ISEE più basso potranno ottenere una riduzione maggiore. I valori vengono stabiliti e aggiornati da ARERA in relazione ai costi effettivi delle forniture .

Bonus per disagio fisico e cumulabilità

Oltre all’aspetto economico, esiste una forma di bonus sociale legata al disagio fisico. Ne beneficiano coloro che sono costretti, per gravi patologie, all’uso continuo di apparecchiature elettromedicali che comportano un significativo consumo di energia elettrica. In questo caso:

  • Non sono previsti limiti di reddito (ISEE);
  • È necessario presentare una domanda apposita al Comune o al CAF, allegando un certificato ASL che attesti la situazione sanitaria, la tipologia degli apparecchi utilizzati e la residenza nell’immobile dove è attiva la fornitura;
  • Il bonus per disagio fisico è cumulabile con quello economico, se ricorrono entrambi i requisiti;
  • L’entità dello sconto dipende dal consumo effettivo, dalla zona climatica, dal tipo di apparecchi e dal contratto di fornitura .

Per i casi di disagio fisico, quindi, l’iter è leggermente diverso: serve un’autocertificazione dello stato di salute, l’attivazione presso i servizi sociali o un Comune, e la verifica da parte delle Asl competenti, prima dell’applicazione dello sconto in bolletta.

Ulteriori criteri e consigli pratici

Per avere diritto al bonus sociale è importante che almeno uno dei contratti domestici sia intestato a un componente della famiglia presente nell’ISEE. Se, ad esempio, l’intestazione fosse di un soggetto estraneo, come il proprietario in caso di affitto, il bonus non verrà riconosciuto. Altra condizione è che il servizio sia attivo o, se sospeso, lo sia unicamente per morosità temporanea .

Si consiglia di:

  • Presentare la DSU annualmente per mantenere l’ISEE aggiornato e quindi il diritto al bonus;
  • Verificare sempre l’intestazione delle utenze e la correttezza dei dati anagrafici e residenziali comunicati;
  • In caso di variazione nella composizione del nucleo familiare o del reddito, ripresentare quanto prima la DSU per aggiornare i dati all’INPS;
  • Per chi necessita del bonus per disagio fisico, rivolgersi tempestivamente a un CAF o ai servizi sociali del Comune;
  • Conservare tutte le comunicazioni ricevute dagli enti e tenere sotto controllo le bollette per verificare la corretta applicazione dello sconto nelle fatture successive alla domanda o alla presentazione della DSU.

In sintesi, il bonus sociale costituisce una risorsa fondamentale per molti cittadini: oltre a essere uno strumento di giustizia sociale e di protezione delle fasce deboli, è anche estremamente accessibile grazie all’automatizzazione della procedura e alla crescente integrazione tra dati reddituali e utenze domestiche.

Informarsi sui requisiti e mantenere la documentazione aggiornata garantisce di non perdere l’occasione di ridurre, in modo semplice, il peso delle bollette sulla propria economia familiare.

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