Quando è obbligatorio chiamare un esperto strutturale prima di iniziare i lavori in casa

In Italia, chiamare un esperto strutturale prima di intraprendere lavori in casa è obbligatorio in diverse situazioni previste dalla legge, dalla sicurezza pubblica e dalla normativa edilizia. Questa esigenza nasce dalla volontà di garantire che le strutture portanti dell’edificio siano sicure, che gli interventi non compromettano la stabilità generale e che siano rispettate le leggi, soprattutto in caso di ristrutturazioni significative, modifiche strutturali o lavori effettuati in zone sismiche.
Da sempre, i proprietari di immobili che intendono ristrutturare si trovano davanti a una burocrazia articolata: capire quando sia obbligatorio avvalersi della consulenza di uno strutturista non è sempre immediato. Tuttavia, non è solo una questione normativa; la sicurezza degli occupanti e il mantenimento del valore dell’immobile sono direttamente legati alla corretta gestione delle strutture portanti.

Cosa determina l’obbligatorietà della consulenza strutturale?

Il principale criterio che stabilisce l’obbligatorietà dell’intervento di un esperto strutturale è il coinvolgimento delle strutture portanti dell’edificio. Secondo le disposizioni di legge, ogni modifica che riguarda:

  • Muri portanti interni o esterni
  • Solai
  • Travi e pilastri
  • Fondazioni
  • Elementi sismici strutturali

richiede l’intervento di uno specialista, che può essere un ingegnere strutturista o un architetto con competenze strutturali. La ragione è semplice: questi elementi garantiscono la stabilità dell’edificio e la loro alterazione può comportare rischi gravi per la sicurezza degli occupanti e la pubblica incolumità.
Inoltre, con il recente Decreto Salva-Casa (D.L. 69/2024 convertito con L. 105/2024), si introduce una procedura innovativa relativa alla verifica strutturale obbligatoria per edifici siti in zone sismiche (con esclusione di quelle a bassa sismicità) e persino per interventi che riguardano esclusivamente la regolarizzazione delle tolleranze costruttive, anche se questi non toccano direttamente le strutture portanti. In questi casi, è necessario depositare presso il Genio Civile un progetto strutturale e ottenere l’autorizzazione sismica.Ingegneria strutturale .

Tipologie di lavori per cui è obbligatorio il parere strutturale

I lavori che prevedono la modifica, la demolizione o la realizzazione ex-novo di elementi portanti sono soggetti a obbligo normativo di verifica da parte di un tecnico abilitato. Sono incluse:

  • Abbattimento o spostamento di muri portanti
  • Realizzazione di nuove aperture (porte o finestre) su pareti portanti
  • Creazione di soppalchi o ampliamenti che coinvolgono la struttura portante
  • Interventi su solai, come il rinforzo, la sostituzione o la modifica della destinazione d’uso
  • Modifiche alle fondazioni per lavori di consolidamento o ampliamento
  • Opere di miglioramento sismico o adeguamento antisismico dell’edificio

Questi interventi richiedono certificazione strutturale e, spesso, il deposito di un progetto presso il Genio Civile. I tecnici incaricati sono responsabili della progettazione e della supervisione dei lavori, nonché della redazione della relazione tecnica necessaria per la pratica edilizia.
I lavori che non coinvolgono la struttura portante, come la sostituzione dei pavimenti, la tinteggiatura, la modifica delle tramezzature interne non portanti o i rifacimenti di bagni e cucine, generalmente non richiedono la presenza di un esperto strutturale.Struttura (architettura)

Lavori in zone sismiche e adempimenti specifici

Sono le zone sismiche a determinare i maggiori obblighi in termini di verifica strutturale. La legislazione italiana distingue tra aree a diversa pericolosità sismica e, laddove si operi in zone a media o alta sismicità, la verifica strutturale diventa un adempimento fisso indipendentemente dalla rilevanza dell’opera per la pubblica incolumità. Questo significa che anche per semplici variazioni delle tolleranze costruttive o per accertamenti di conformità (art. 36 bis TUE), deve essere prodotto e depositato un progetto strutturale riferito all’epoca di realizzazione dell’edificio o degli interventi successivi.
Ciò comporta:

  • La redazione di un progetto da parte di un esperto abilitato
  • Il deposito della documentazione presso il Genio Civile
  • L’ottenimento dell’autorizzazione sismica

La finalità è quella di garantire la pubblica incolumità e prevenire rischi legati ai movimenti tellurici. L’assenza di questa documentazione comporta la nullità delle pratiche edilizie e può provocare il blocco dei lavori, sanzioni amministrative e la non riconoscibilità di eventuali detrazioni fiscali.

Iter burocratico e responsabilità professionali

Quando ci si accinge a lavori che coinvolgano le strutture, la prassi prevede:

  • La nomina di un progettista tecnico, generalmente un ingegnere civile, strutturista o architetto con iscrizione all’albo.
  • La redazione di rilievi e calcoli strutturali.
  • La presentazione della pratica edilizia: CILA, SCIA o Permesso di Costruire, a seconda della tipologia di intervento.
  • La possibile nomina di un direttore dei lavori, quando richiesto dal Codice degli Appalti, per la supervisione della corretta esecuzione dei lavori e la verifica della conformità strutturale .

Competenze richieste al professionista

I tecnici abilitati debbono possedere titoli accademici specifici (laurea in ingegneria, architettura, geometra con esperienza) e sono chiamati a:

  • Firmare progetti e relazioni strutturali
  • Assumersi la responsabilità legale in caso di difetti, vizi o crolli
  • Garantire il rispetto delle normative vigenti
  • Supervisionare l’esecuzione in cantiere
  • Interfacciarsi con il Genio Civile per l’approvazione

Il rispetto delle procedure è essenziale non solo per la sicurezza, ma anche per poter beneficiare di agevolazioni fiscali; l’assenza di pratica strutturale o di autorizzazioni rende nulli i diritti alle detrazioni e può rappresentare una causa ostativa in caso di compravendita futura dell’immobile.

In definitiva, tra le fasi di pianificazione, progettazione e realizzazione dei lavori, la chiamata dell’esperto strutturale è obbligatoria ogniqualvolta si intenda modificare elementi portanti, intervenire in zone sismiche con pratiche edilizie, presentare progetti per accertamenti di conformità o anche solo attestare tolleranze costruttive sulla base delle più recenti disposizioni normative. La consapevolezza di questi obblighi tutela il proprietario, gli abitanti e la collettività, riducendo rischi tecnici, legali ed economici e contribuendo al mantenimento del patrimonio edilizio italiano in condizioni di sicurezza e legalità.

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