Non è quella che compri al supermercato: ecco il tè più buono del mondo secondo gli esperti

Quando si pensa al tè più pregiato e apprezzato al mondo, spesso si immaginano suggestive colline in Cina, piantagioni centenarie in Giappone o esotici raccolti dello Sri Lanka. Tuttavia, secondo recenti concorsi internazionali e le valutazioni di esperti del settore, la realtà riserva una sorprendente rivelazione: tra le varietà che emergono per unicità, qualità organolettiche e lavorazione artigianale figura un prodotto italiano, sinonimo di eccellenza nell’universo dei grandi tè.

Il panorama mondiale dei tè di eccellenza

Il mondo del tè è ricchissimo di varietà straordinarie, molte delle quali difficilmente reperibili nella comune grande distribuzione. Tra i tè considerati più pregiati dagli intenditori si possono citare alcune leggende come il Da Hong Pao dalla Cina, il Ceylon Golden Tips dallo Sri Lanka, il Gyokuro giapponese e il rarissimo Yellow Gold Tea Buds di Singapore. Queste varietà sono ricercate per la complessità aromatica, i metodi di lavorazione tramandati da generazioni e il rispetto dell’ambiente in cui crescono. Le produzioni sono spesso molto limitate, e la raccolta delle foglie avviene rigorosamente a mano, a volte da piante secolari considerate veri e propri tesori botanici.

Nella classifica degli otto tè più pregiati stilata da esperti internazionali, si segnalano:

  • Da Hong Pao – antichissimo tè oolong, conosciuto come “la bevanda degli imperatori”, prodotto in piccolissime quantità nella provincia cinese del Fujian;
  • Ceylon Golden Tips – raccolto a mano con forbici d’oro sulle montagne dello Sri Lanka, apprezzato per la sua delicatezza e le note di miele;
  • Gyokuro – il più pregiato dei tè verdi giapponesi, dolce e umami grazie a una coltivazione all’ombra che enfatizza gli aminoacidi;
  • Yellow Gold Tea Buds – un tè dalle gemme ricoperte di vero oro 24 carati, di produzione esclusivissima a Singapore.

Queste varietà si distinguono dalle miscele commerciali sia per il prezzo, spesso proibitivo, sia per la necessità di metodi di preparazione accurati che ne esaltino le peculiarità. Per esempio, il Da Hong Pao può superare prezzo di 1000 euro per tazza nelle sue versioni autentiche e antiche.

L’eccellenza italiana: il tè bianco del Verbano

Meno nota fino a pochi anni fa, la produzione artigianale italiana è salita alla ribalta internazionale con un prodotto d’eccezione: il tè bianco del Lago Maggiore, in particolare quello della zona del Verbano. Questo tè ha conquistato la medaglia Gourmet Oro nella categoria dei tè bianchi all’edizione parigina del prestigioso concorso internazionale Teas of the World organizzato dall’AVPA (Agenzia Francese per la Valorizzazione dei Prodotti Agricoli).

La produzione non segue i criteri industriali delle grandi filiere, ma si distingue per la cura estrema nella raccolta e nella lavorazione manuale delle giovani foglie, secondo un protocollo ispirato alla tradizione cinese. Ogni anno, una giuria indipendente composta da cinquanta esperti riconosciuti – tra buyer di tè, professionisti della gastronomia e specialisti internazionali – valuta le migliori etichette mondiali, suddivise in precise categorie. Nel segmento dei tè bianchi, quello prodotto sulle rive del Lago Maggiore si è distinto su oltre 200 etichette provenienti da tutto il mondo, ottenendo il massimo riconoscimento.

Caratteristiche uniche del tè bianco italiano

  • La raccolta avviene rigorosamente a mano nelle prime settimane di primavera, quando le gemme e le prime foglie sono più tenere e aromatiche;
  • Lavorazione immediata dopo la raccolta, con un’attenzione particolare a non danneggiare le cellule vegetali, così da preservare delicatezza, dolcezza e freschezza degli aromi;
  • Assenza quasi totale di ossidazione, che mantiene il colore chiaro e le note floreali e fruttate tipiche dei grandi tè bianchi;
  • Coltivazione in un ambiente unico, che beneficia del microclima lacustre e di una terra ricca di sostanze minerali, conferendo al tè una complessità rara anche tra i migliori prodotti asiatici.

Questo risultato ha dell’eccezionale, perché raramente una produzione europea riesce a competere – e a primeggiare – contro le grandi tradizioni di Cina e Giappone. Gli esperti lo definiscono un infuso dalla finezza straordinaria, con sentori che ricordano il fiore di campo, leggere note verdeggianti e una dolcezza naturale mai stucchevole.

Perché il tè più buono non si trova al supermercato

Gran parte del tè che si trova sugli scaffali dei supermercati, in particolare quello in bustina o prefabbricato, non può competere in termini di qualità e gusto con le piccole produzioni artigianali. Gli esperti sottolineano che la grande distribuzione impone vincoli produttivi che mal si conciliano con la delicatezza richiesta dai migliori tè. Per garantire quantità elevate, spesso si ricorre a coltivazioni intensive, raccolti multipli durante l’anno e metodi di lavorazione accelerati, tutti aspetti che penalizzano la complessità aromatica della bevanda.

Le differenze principali tra i tè di alta gamma e quelli disponibili al supermercato sono:

  • Metodo di raccolta: manuale per i tè pregiati, meccanico e massivo per quelli commerciali;
  • Lavorazione: artigianale e tradizionale vs industriale e standardizzata;
  • Origine botanica: cultivar selezionate e spesso rarissime per i tè d’eccellenza;
  • Profilo aromatico: i tè di supermercato hanno profili meno sfumati e spesso tendenti all’amaro, mentre i migliori tè artigianali sorprendono per equilibrio e persistenza.

Anche le versioni biologiche e senza aromi aggiunti, pur rappresentando un passo avanti nella qualità media (ad esempio alcune etichette di tè verde naturale imbottigliato presenti in Italia), rimangono distanti per complessità sensoriale rispetto ai grandi tè riconosciuti dagli esperti.

Le ragioni del successo presso gli esperti internazionali

L’affermazione del tè bianco del Verbano tra i migliori del mondo evidenzia quanto la cura artigianale e la sperimentazione siano apprezzate anche fuori dai tradizionali paesi produttori. L’Italia ha saputo interpretare la filosofia orientale del tè valorizzando il suo patrimonio agronomico e ambientale, riuscendo a creare un prodotto che coniuga naturalità, sostenibilità e sofisticatezza.

La chiave del successo risiede in:

  • Territorio d’eccezione: il microclima del Lago Maggiore conferisce alle foglie caratteristiche organolettiche uniche;
  • Lavorazione minuziosa: nessun passaggio viene delegato a processi industriali;
  • Riconoscimenti internazionali: i principali concorsi valutano l’infuso in base a criteri oggettivi, garantendo la massima autorevolezza delle classifiche.

Nel mondo dei veri intenditori, un grande tè si riconosce dal carattere unico che riflette il luogo d’origine, l’anno di raccolta e la mano sapiente del produttore. Se si cerca il migliore, non basta affidarsi all’offerta dei supermercati: occorre rivolgersi a produzioni di nicchia, dove ogni dettaglio – dalla foglia al rituale dell’infusione – contribuisce al sapore finale, capace di emozionare davvero solo chi va oltre la semplice routine e abbraccia la cultura profonda del .

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